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Come sarà mio figlio? Aspettative dei genitori

Come sarà mio figlio? E se mio figlio non è come me lo ero immaginato?


Queste sono alcune domande che i genitori in attesa della nascita del proprio figlio possono porsi. 

Vediamo insieme quali aspetti psicologici interessanti ci sono alla base di queste domande. 


Io sono la Dott.ssa Serena Romiti, psicologa, e mi occupo di sostegno alla genitorialità. Se sei un genitore in attesa o un neo genitore, resta qui perchè questo articolo potrebbe interessarti e potrebbe aiutarti a trovare delle risposte utili per vivere con più serenità la tua esperienza come genitore e ridurre il tuo senso di colpa o di inadeguatezza.


Durante la gravidanza i genitori iniziano già a immaginare il loro bambino, come sarà, chi somiglierà…magari sarà successo anche a te di chiederti come sarà fisicamente, di che colore saranno i suoi occhi, i suoi capelli, come sarà caratterialmente, ecc.

Questo permette al genitore di farsi già un’idea di come sarà il proprio bambino e di creare già uno spazio mentale dove accoglierlo dopo la nascita. 


Secondo la psicologia, durante la gravidanza i genitori hanno delle vere e proprie fantasie su quello che sarà il proprio bambino, ovvero dei pensieri più profondi legati a delle identificazioni e delle proiezioni che il genitore riversa sul bambino che deve nascere. 

C’è stato uno psicoanalista francese che ha categorizzato le tre tipologie di fantasie corrispondenti a tre modelli di bambini immaginari che i genitori hanno durante la gravidanza. 


Il primo è il bambino fantasmatico che corrisponde a un segno di rinascita per i genitori, cioè il bambino che sta per nascere sarà colui che li appagherà dal senso di solitudine o che gli permetterà di vivere nuovamente gli eventi che loro stessi hanno sperimentato da piccoli.


Il secondo è il bambino mitico, cioè il bambino che riveste in sè tutte le connotazioni che sono socialmente accettabili.


Il terzo è il bambino immaginato ed è il risultato delle speranze e delle aspettative che i genitori gli riservano.


La domanda da porsi adesso è: cosa succede quando il bambino immaginato non corrisponde a quello reale? O meglio, come gestisco da genitore la delusione derivante dal fatto che il mio bambino nella realtà non è come me lo ero immaginato? E il senso di colpa che ne consegue? 

Il genitore prima del parto può immaginarsi il bambino in un certo modo, poi quando questo nasce si rende conto che le aspettative che aveva non vengono soddisfatte dal bambino reale, perchè il bambino non corrisponde a quello che si era immaginato. Questa rottura tra fantasia e realtà può generare un senso di colpa nel genitore derivante dal fatto che si sente un cattivo genitore in quanto può associare questa delusione delle sue aspettative ad una mancanza di affetto e di amore incondizionati da parte sua nei confronti del bambino e sentire di non accettarlo a prescindere. Da qui nasce il senso di colpa e il percepirsi disorientato. 


Magari è capitato anche a te di sentirti così. Quello che devi sapere è che è del tutto naturale sentirsi così e soprattutto che le tue aspettative circa il bambino possono non corrispondere a quelle reali. Per questo, puoi provare un senso di tristezza, di perdita e di disorientamento perchè dovrai conoscere un piccolo essere umano che ti eri immaginato con altre caratteristiche, ma che nella realtà è completamente diverso e tutto da scoprire. 

Inoltre, un altro aspetto importante è quello di validare e accogliere con gentilezza quello che provi. Sii compassionevole con te stesso e accogli l’ambivalenza delle emozioni che provi e accetta il fatto che puoi provare emozioni contrastanti tra di loro nei confronti del tuo bambino senza per questo essere un cattivo genitore. Anche per te è un momento delicato, ti stai conoscendo in un nuovo ruolo, stai mettendo altri tasselli alla tua identità e in più ti stai occupando della crescita di un altro piccolo essere umano, per cui sii gentile con te stesso.


La domanda da porsi però per il tuo benessere è: "ma se questi vissuti diventano invalidanti al punto di crearmi un disagio?" Bene, sappi che non sei solo e che puoi decidere liberamente se farti aiutare da uno psicologo esperto in sostegno alla genitorialità.

Io ho creato un percorso ad hoc per genitori in attesa e neo genitori che si sentono in un frullatore di emozioni, soli, disorientati, inadeguati con cui posso sostenerti in incontri mirati in questo momento delicato della tua vita per raggiungere consapevolezza e autonomia come genitore e vivere con benessere questo momento così importante. 


Puoi decidere tu se vivere più serenamente la tua esperienza come neo genitore! Prenota qui la tua call gratuita. 


Se questa breve guida ti è stata di aiuto, salvala per averla sempre con te e iscriviti alla newsletter per riceverne altre in anteprima!

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